Il sindaco di Capaccio Paestum e presidente della provincia di Salerno, Franco Alfieri, è stato arrestato oggi con l’accusa di corruzione e turbativa d’asta. Insieme a lui, sono indagate altre sei persone, tra cui sua sorella Elvira. Secondo le accuse, Alfieri avrebbe favorito l’azienda Dervit S.p.A in appalti pubblici per l’illuminazione pubblica, che a sua volta avrebbe subappaltato lavori alla Alfieri impianti, di cui è legale rappresentante proprio la sorella del sindaco. La Guardia di Finanza ha disposto sequestri per un ammontare di 543.000 euro.

È importante essere garantisti e rispettare lo stato di diritto, anche nei confronti di chi è accusato di reati. Tuttavia, è possibile fare delle valutazioni politiche su Franco Alfieri, un amministratore capace ma spregiudicato, che si distingue per il suo modo particolare di fare politica. Un potere che, se non è costruttivo, può diventare limitante e autoreferenziale, quasi feudale.

Bisogna attendere che gli inquirenti e i giudici si pronuncino in modo corretto e rapido sulla vicenda, per capire se la “volpe” di Palazzo Sant’Agostino perderà qualche pelo. Speriamo che la giustizia faccia il suo corso nel rispetto delle leggi e dei diritti di tutti.

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