Il sequestro della nave da crociera Achille Lauro avvenuto il 7 ottobre 1985 al largo delle coste egiziane ha scosso il mondo intero. Quattro combattenti palestinesi presero il controllo della nave con l’intenzione di compiere un attentato nel porto israeliano di Ashdod, ma furono scoperti e costretti ad agire in anticipo.
Dopo intensi negoziati e la mediatazione di Abu Abbas, i dirottatori si consegnarono alle autorità egiziane il 9 ottobre e l’Achille Lauro poté proseguire verso Port Said. Tuttavia, la tragedia si era già consumata: un passeggero, Leon Klinghoffer, era stato ucciso e gettato in mare.
La vicenda prese una svolta inaspettata quando gli Stati Uniti intercettarono l’aereo egiziano che trasportava i dirottatori e i mediatori dell’Olp. Il presidente Reagan chiese invano la consegna dei colpevoli, ma il governo italiano si oppose, rivendicando la competenza della magistratura italiana.
I combattenti furono portati nel carcere di Siracusa e successivamente processati e condannati. L’episodio dell’Achille Lauro rimane uno dei momenti più controversi della storia recente, in cui la politica internazionale e la giustizia si sono scontrate in un duro confronto.