Le indagini condotte dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere potrebbero giungere a una conclusione già nella prossima settimana, dopo aver avviato le copie forensi sui dispositivi sequestrati alle tredici persone coinvolte nell’inchiesta su corruzione, concussione ed altri reati ipotizzati. Tra gli indagati figurano imprenditori, un dirigente della Regione Campania e il consigliere regionale Giovanni Zannini, il quale si è dichiarato estraneo ai fatti contestati e pronto a dimostrarlo. Una volta completata l’attività di perquisizione, gli inquirenti potrebbero convocare i diretti interessati per ulteriori chiarimenti.

I consulenti nominati dai pm Cozzolino e Urbano inizieranno ad analizzare le copie forensi per approfondire le ipotesi di reato, che vanno dalla corruzione alla concussione e alla truffa. La consultazione delle chat e delle transazioni finanziarie cristallizzate nelle copie forensi servirà a raccogliere prove contabili e documentali. L’indagine coinvolge diversi soggetti, tra cui amministratori locali vicini a Zannini, che avrebbero agevolato le sue attività ritenute illecite dalla Procura.

Un episodio emblematico riguarda l’impianto per la produzione della mozzarella di bufala a Cancello ed Arnone, finanziato da Invitalia e realizzato senza la necessaria valutazione ambientale. Zannini avrebbe escogitato una manovra per aggirare l’ostacolo, coinvolgendo i sindaci di Castello del Matese e Cancello ed Arnone. Altre vicende riguardano un presunto agente dei servizi che avrebbe tentato di consegnare informazioni riservate a un imprenditore coinvolto nell’inchiesta.

Le perquisizioni si sono estese anche ai componenti della commissione ambientale matesina, evidenziando la complessità e l’ampiezza delle relazioni illecite nell’ambito dell’indagine.

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