Napoli. Alcol adulterato e contrabbando di prodotti alcolici: 9 condanne emesse dal Gup del Tribunale di Napoli Nord

Il Gup del Tribunale di Napoli Nord ha emesso 9 condanne in seguito ai riti abbreviati legati a un’inchiesta che coinvolgeva le province di Napoli e Salerno. La procura, tramite il lavoro della Guardia di Finanza di Napoli, ha contestato diversi reati tra cui la sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa su alcool e bevande, frode in commercio, ricettazione, auto riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, contraffazione di marchi, segni distintivi e valori di bollo. La sentenza ha escluso l’associazione a delinquere, assolvendo gli imputati da diversi capi d’accusa.

Le pene inflitte vanno dai 4 ai 6 anni di reclusione. Per le restanti posizioni, sarà previsto il rito ordinario. In particolare, due commercianti di Sarno sono stati condannati rispettivamente a 6 anni e 8 mesi e 4 anni e 4 mesi di reclusione. Anche un tipografo di Cava è stato condannato a 3 anni e 4 mesi per aver creato false etichette identificative su prodotti destinati al commercio.

Gli imputati avrebbero utilizzato ingenti quantitativi di alcol denaturato importato dall’estero per produrre bevande alcoliche adulterate e contraffatte con noti marchi di produzione, al fine di far fronte alla pandemia da Covid-19. Le indagini hanno rivelato il rifornimento di grandi quantità di alcool attraverso l’uso di documenti di trasporto falsi e società fittizie, per introdurre illegalmente in Italia un prodotto destinato apparentemente alla sanificazione. Le bevande venivano contraffatte in alcuni opifici della Campania, Puglia e Calabria, dove avveniva anche la contraffazione di segni distintivi, tappi ed etichette.

Le analisi effettuate sulle oltre 22mila bottiglie sequestrate hanno evidenziato un titolo alcol metrico diverso da quello riportato sulle etichette, oltre all’aggiunta di materie prime non idonee al consumo e pericolose per la salute. Sono state anche scoperte falsificazioni di bottiglie di champagne con marchi internazionali, contenenti in realtà vino spumante “generico” e etichette non conformi alla normativa europea.

Nel processo, diverse aziende e consorzi si sono costituiti parte civile e gli imputati dovranno risarcire i danni. Tra i sequestri disposti dal Gip ci sono state bottiglie di champagne contraffatto, olio contraffatto, liquori e grappa rubati, oltre a contrassegni di Stato falsificati e materiale per produrre etichette di champagne e distillati. La sentenza definitiva verrà emessa dopo 90 giorni per leggere le motivazioni.

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