Il processo sul presunto voto di scambio a Scafati, noto come “Sarastra”, sta per giungere alla sua conclusione con la sentenza di primo grado attesa per il prossimo 13 novembre. L’udienza si sta svolgendo davanti ai giudici del primo collegio penale del Tribunale di Nocera Inferiore e rappresenta l’epilogo di un’inchiesta che ha avuto inizio quasi dieci anni fa.
Nelle ultime udienze di dibattimento, si sono tenute le discussioni finali degli avvocati, che hanno culminato con la replica del pubblico ministero della Dda, Rocco Alfano. Quest’ultimo, prima dell’estate, aveva presentato istanze di condanne significative per tutti gli imputati, con richieste di pena che si aggirano intorno ai 38 anni di reclusione complessivi. In particolare, il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, potrebbe essere condannato a 6 anni e 8 mesi, mentre suo fratello, l’imprenditore Nello Aliberti, potrebbe ricevere una condanna di 6 anni e 3 mesi. Per Monica Paolino, ex consigliera regionale di Forza Italia e moglie del sindaco di Scafati, e Giovanni Cozzolino, ex staffista comunale, l’accusa ha avanzato una richiesta di 5 anni e 4 mesi.
La sentenza di primo grado, attesa per il prossimo mese, sarà decisiva per fare luce su un caso che ha tenuto banco per anni e che ha scosso l’opinione pubblica. Resta dunque da attendere il verdetto finale per capire quale sarà il destino degli imputati coinvolti nel presunto voto di scambio a Scafati.