La casetta di vetro di Piazza Kennedy, un tempo fiore all’occhiello del Parco urbano intitolato alla memoria del sindaco Antonio Di Nunno, è diventata nel corso degli anni un vero e proprio immondezzaio a vista di tutti. Non si intravede una soluzione al destino di questo edificio, che è stato abbandonato e trasformato in un luogo di degrado e illegalità. Da spaccio di droga a nascondiglio per clochard, la casetta è diventata un punto nero nel centro della città.
Le amministrazioni che si sono succedute negli ultimi quindici anni non sono riuscite a trovare una soluzione per riqualificare e riutilizzare la struttura. I tentativi di affidarne la gestione a privati sono falliti, e anche l’apertura di un bar edicola nel 2020 è durata solo 16 mesi a causa dei continui furti subiti dagli operatori.
Le proposte per riqualificare la casetta sono state molte, ma nessuna è stata presa seriamente in considerazione. Fratelli d’Italia ed Unione di centro hanno proposto di trasformarla in una succursale della Polizia Municipale, mentre un’altra rete di associazioni ha presentato un progetto di rigenerazione dell’area. Tuttavia, nessuna di queste proposte è stata accolta.
Ora si attende di capire le intenzioni della nuova amministrazione guidata da Laura Nargi. Si parla di mettere la struttura a gara e darla in gestione, ma ancora non è chiaro quale sarà il suo futuro. È urgente trovare una soluzione per riportare la casetta di vetro di Piazza Kennedy al suo antico splendore e renderla nuovamente un punto di riferimento nel centro della città.