Napoli, un’altra rapina ai danni di un calciatore: la storia del furto della Smart di Matteo Politano

La scorsa settimana, si è verificato un furto ai danni del calciatore Matteo Politano nei pressi di un ristorante a Posillipo. I ladri sono riusciti a forzare la Smart parcheggiata all’esterno di una braceria e a rubare il portafoglio del giocatore. Politano ha fatto appello per il ritorno del suo portafoglio, che era un regalo di una persona cara. Fortunatamente, l’auto è stata ritrovata in un capannone di via Nazionale delle Puglie grazie all’intervento della polizia.

Le indagini della Mobile, coordinate dal primo dirigente Giovanni Leuci, hanno portato alla luce alcuni dettagli interessanti. I ladri hanno utilizzato un’auto noleggiata per raggiungere il luogo del furto, anziché mezzi rubati. Gli inquirenti hanno identificato una persona che potrebbe aver ceduto il veicolo ai malviventi, basandosi sul contratto di noleggio firmato. Le immagini del furto e del contratto sono state fondamentali per l’inchiesta.

Questo episodio si inserisce in un contesto cittadino già scosso da altri furti ai danni di calciatori azzurri, non collegati tra loro. Nonostante ciò, gli inquirenti escludono l’esistenza di una trama contro il Napoli e i suoi giocatori. La sicurezza dei calciatori è un tema ricorrente, che desta preoccupazione non solo a Napoli ma anche in altre città.

La vicenda del furto della Smart di Politano si aggiunge alla lista dei raid ai danni dei calciatori azzurri, alimentando speculazioni e suggestioni. La situazione è monitorata attentamente dalle autorità competenti, che non escludono nessuna pista. La città di Napoli, nonostante la sua passione per il calcio, è impegnata a garantire la sicurezza e l’integrità degli atleti, senza tollerare atti criminali.

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