Nicola Gratteri, procuratore capo di Napoli, è stato preso di mira dall’hacker Carmelo Miano, l’ingegnere siciliano di 23 anni arrestato lo scorso primo ottobre a Roma. L’hacker ha eseguito delle ricerche di atti che riguardavano Gratteri sulla sua webmail, anche se il procuratore faceva scarso uso di quella mail preferendo canali di comunicazione più sicuri.

Secondo quanto reso noto dall’avvocato di Miano, Gioacchino Genchi, l’hacker ha anche tentato di accedere e ha effettivamente acceduto alle caselle email personali di vari magistrati, tra cui Erica Battaglia, Luigi Di Fede, Fabrizio Furnari e Claudio Orazio Onorati.

Durante l’interrogatorio del 4 ottobre, l’ingegnere ha confermato di aver accesso alle caselle email personali di ulteriori magistrati. Questo episodio solleva preoccupazioni sulla sicurezza informatica e sulla protezione dei dati sensibili.

È importante che le autorità competenti prendano seriamente in considerazione questi attacchi informatici e adottino misure adeguate per garantire la sicurezza delle comunicazioni e dei dati sensibili dei magistrati e di tutti i cittadini. La privacy e la protezione dei dati personali sono fondamentali in un’epoca in cui la tecnologia gioca un ruolo sempre più importante nella nostra vita quotidiana.

È necessario continuare a sensibilizzare sull’importanza della sicurezza informatica e adottare le misure necessarie per prevenire futuri attacchi informatici. Solo così potremo garantire la protezione dei nostri dati e la nostra privacy online.

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