Carmelo Miano, l’hacker 24enne di Gela, rimane in carcere e l’inchiesta rimane di competenza territoriale a Napoli. Il tribunale del Riesame ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice del tribunale di Napoli Enrico Campoli ed eseguita dalla Polizia Postale nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura partenopea. Miano, assistito dall’avvocato Gioacchino Genchi, ha ammesso di aver violato i sistemi informatici del Ministero della Giustizia per anni e di essersi appropriato delle password di almeno 46 indirizzi di posta elettronica, tra cui quelli dei procuratori di Napoli e Perugia. Nell’istanza presentata per chiedere la sostituzione della misura cautelare, l’avvocato del giovane hacker ha anche confermato che Miano avrebbe offerto le sue competenze all’FBI, all’AISI e alla Polizia Postale stessa. Attualmente detenuto nel carcere di Regina Coeli a Roma, Miano è in attesa dell’analisi della documentazione informatica sequestrata durante la perquisizione nella sua abitazione.

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