La morte di Angelo Maria Carrozza, imprenditore di 73 anni di Altavilla Silentina, ha lasciato i suoi familiari sconvolti e pieni di dubbi. Secondo quanto riportato dal quotidiano “La Città”, Carrozza avrebbe trascorso cinque ore di agonia prima di morire all’ospedale “Pineta Grande” a seguito di un intervento alla prostata.

I parenti della vittima si sono sentiti trascurati e ignorati dal personale medico durante il ricovero di Carrozza. Nonostante le richieste di parlare con un urologo e le segnalazioni dei sintomi che il paziente stava provando, nessuno ha preso seriamente in considerazione la situazione. Gli infermieri avrebbero attribuito i sintomi al post-operatorio e somministrato dei calmanti, ma la condizione di Carrozza è continuata a peggiorare.

La situazione è precipitata quando, dopo settanta minuti dall’intervento, è stata comunicata la morte di Carrozza. I familiari sono rimasti sconvolti e hanno espresso la loro insoddisfazione per il trattamento ricevuto durante il ricovero.

La salma di Carrozza è stata sequestrata per ulteriori accertamenti e indagini sull’accaduto. I familiari chiedono giustizia e chiarezza su quanto accaduto, e sperano che vengano fatti tutti gli accertamenti necessari per fare luce sulla morte dell’imprenditore.

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