Paura a Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, dove è crollata una parte di un rudere che versa da anni in condizioni di pesante abbandono e degrado. La struttura, situata vicino al cimitero di via Argine, è occupata da due persone senza fissa dimora, il cui soggiorno ha impedito la demolizione dell’edificio comunale prevista da diversi mesi.

Il ballatoio e il bagno adiacenti a una delle facciate e all’estremità della pericolosa rampa di scale sono crollati. Per fortuna, al momento del cedimento, i due occupanti erano lontani dal rudere che si trova al centro di una strada senza nome che collega via Argine e via Mario Palermo, una strada frequentata da pedoni e veicoli. L’incidente è avvenuto nel primo pomeriggio, come confermato da Domenico Ferone, consigliere della VI Municipalità di Napoli, che segue la vicenda da tempo. Ferone ha avvertito i vigili del fuoco e la polizia municipale, che sono intervenuti per le verifiche e per garantire la sicurezza sul posto.

Il rudere, situato a pochi metri dall’accesso al cimitero, era stato espropriato negli anni Ottanta e poi abbandonato. Lo scorso aprile, il Comune di Napoli ha deciso di abbattere la struttura a causa del suo grave stato di degrado e abbandono, che rappresentava un pericolo per le persone che transitavano nelle vicinanze. Queste condizioni erano già note nel 2021. Un mese prima della decisione del Comune, Il Mattino aveva riportato le precarie condizioni del fabbricato e i pericoli legati al “terrazzino” costruito dai senza dimora anche sul tetto dei vicini loculi. Da allora si attendono soluzioni per garantire la sicurezza dei due occupanti e liberare l’area dal pericoloso rudere.

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