Un uomo di 62 anni di Scafati è stato condannato a 11 anni di reclusione per aver colpito la sorella con un martello alla testa, causandone la morte dopo diversi mesi di ricovero in ospedale. La vittima, Maria Palumbo, aveva 58 anni al momento dell’aggressione avvenuta durante una lite in casa dell’uomo. Secondo l’indagine condotta dalla procura di Nocera Inferiore, il litigio potrebbe essere stato scatenato da una richiesta di denaro per il fitto di un immobile, anche se le motivazioni esatte non sono state del tutto chiarite. La difesa ha sostenuto che si trattasse di un eccesso colposo di legittima difesa da parte dell’imputato, ma il Tribunale ha ritenuto prevalenti le circostanze generiche e lo ha condannato per omicidio volontario.
La donna è stata colpita alla testa con un martello, causandole gravi lesioni che hanno portato alla sua morte dopo mesi di cure ospedaliere. Inizialmente era stata ipotizzata un’accusa di tentato omicidio, ma successivamente è stata cambiata in omicidio volontario a seguito del decesso della vittima. La famiglia ha inizialmente creduto che la morte di Maria fosse dovuta a cause diverse, ma l’autopsia ha confermato che è stata causata dalle lesioni riportate durante l’aggressione.
La lite tra fratello e sorella è degenerata rapidamente, con entrambi che si sono scagliati l’uno contro l’altro. La donna è stata trasportata in ospedale a Nocera Inferiore, dove è stata sottoposta a un intervento chirurgico al cranio. Dopo un breve periodo di ripresa, le sue condizioni sono improvvisamente peggiorate e ha purtroppo perso la vita all’inizio di agosto. La sentenza completa verrà depositata entro 90 giorni, per chiarire definitivamente le ragioni della condanna dell’imputato.