Un’inchiesta condotta tra Caserta e San Nicola la Strada ha portato alla luce presunti appalti truccati per la cura del verde pubblico, per un valore superiore a mezzo milione di euro. Secondo l’atto di accusa che ha portato a nove misure cautelari, sarebbe stato stipulato un accordo per favorire un cartello di imprese nella gestione degli appalti. Cinque persone sono state poste agli arresti domiciliari, mentre altre quattro sono obbligate a presentarsi alla polizia giudiziaria quotidianamente.
L’inchiesta ha rivelato un sistema fraudolento che permetteva di assegnare gli appalti alle ditte del cartello in modo predefinito, con alcune imprese già consapevoli di vincere l’appalto. Gli indagati sono accusati di associazione per delinquere, falso in atti pubblici e turbata libertà degli incanti. Un ruolo chiave è stato giocato dai fratelli Biondi, ex dirigenti comunali a Caserta e San Nicola la Strada.
Le misure cautelari sono state valutate in base al profilo degli indagati e alla loro posizione lavorativa attuale, con l’obiettivo di prevenire ulteriori illeciti e garantire l’acquisizione corretta delle prove. Ora i destinatari delle misure possono ricorrere al Riesame.