Il giorno successivo alle scene scioccanti delle due salme avvolte in teli bianchi a terra e del feretro aperto sul tetto del secondo piano della Cappella del Santissimo Rosario del cimitero di Aversa, davanti ai visitatori del camposanto, in città si è scatenato un vero e proprio chiacchiericcio tra i cittadini. A commentare l’accaduto è stato il priore della congregazione del Santissimo Rosario, Pasquale Leggiero, che ha cercato di spiegare l’accaduto. Secondo Leggiero, la ditta esterna incaricata dal Comune stava procedendo alle operazioni di estumulazione di una salma da un loculo al secondo piano per fare spazio alla concessione del loculo, quando è stato necessario utilizzare la terrazza per svolgere tali operazioni all’aperto.
Sebbene il priore abbia cercato di rassicurare sulla regolarità della procedura, ci sono ancora dubbi e perplessità riguardo alle condizioni igieniche e di sicurezza in cui tutto ciò è avvenuto. Anche l’assessore alla Manutenzione e al Cimitero, Francesco Sagliocco, ha confermato la regolarità dell’intervento dopo le verifiche effettuate dai carabinieri sul posto. Tuttavia, la presenza di rifiuti sul tetto del padiglione del Santissimo Rosario e di una vasca da bagno ha sollevato ulteriori interrogativi.
Il priore ha spiegato che si tratta di materiale edile utilizzato per i lavori all’interno della congrega e che l’incavo non è mai stato un luogo di sepoltura. L’assessore Sagliocco ha assicurato che verranno effettuate le dovute bonifiche per rimuovere i rifiuti presenti. Inoltre, verrà fatta un’ulteriore verifica per garantire il rispetto delle regole e la sicurezza nelle operazioni di estumulazione.
Nonostante le spiegazioni fornite, resta comunque il dubbio sulla correttezza delle procedure adottate e sull’importanza di rispettare sia le norme igieniche che la dignità dei defunti. La vicenda ha scosso la sensibilità della comunità e si spera che vengano adottate le misure necessarie per evitare che situazioni simili si ripetano in futuro.