Cinque persone coinvolte in un’indagine sulla presunta attività criminale del clan Federico a Scafati hanno visto respinti i loro ricorsi in Cassazione. L’indagine dell’Antimafia, che era già stata esaminata dai giudici del Tribunale di Nocera Inferiore, si concentra sul presunto tentativo del clan di assumere il controllo del territorio di Scafati, utilizzando intimidazioni e violenze per commettere una serie di reati.

Le accuse includono estorsioni, traffico di droga, possesso di armi e violenza privata. Altre dieci persone coinvolte nell’indagine sono attualmente sotto processo davanti al Tribunale di Nocera Inferiore. Il gruppo criminale sarebbe emerso dopo l’arresto di alcuni membri di altre organizzazioni criminali, assumendo una posizione di dominio nella città.

Gli inquirenti hanno ricostruito diversi episodi di estorsione, tra cui uno avvenuto nel porto turistico di Marina di Stabia. Ci sono anche accuse di spaccio di droga, possesso di armi da guerra, autoriciclaggio e aggressioni a trafficanti. Le indagini sono state supportate dalle testimonianze di alcuni collaboratori di giustizia.

La lotta alla criminalità organizzata è un impegno costante delle forze dell’ordine e della magistratura, che lavorano insieme per contrastare le attività illegali e proteggere la sicurezza dei cittadini. Scafati e le città circostanti meritano di essere libere da racket e violenza, e le indagini in corso sono un passo importante verso questo obiettivo.

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