La tragedia che ha colpito la famiglia di Santo Romano a San Sebastiano al Vesuvio ha scosso profondamente l’intera comunità. Il giovane di soli 19 anni è stato vittima di un gesto insensato, frutto di una lite tra coetanei che si è trasformata in un vero e proprio delitto.

La mamma di Santo, Mena, ha espresso con forza il suo desiderio di giustizia, chiedendo che il responsabile dell’omicidio, il 17enne Luigi, riceva la massima pena prevista dalla legge. Non solo vuole che il colpevole sia processato e condannato, ma desidera che paghi per il male inflitto a suo figlio, che non potrà più vivere la sua giovane vita a causa di un atto di violenza insensata.

L’avvocato del ragazzo accusato ha tentato di giustificare l’azione del suo assistito, sottolineando problemi psichiatrici e psicologici che potrebbero influenzare la sua capacità di intendere e volere. Tuttavia, la madre di Santo non accetta queste scusanti e invoca una giustizia ferma e decisa, che non lasci spazio a interpretazioni o riduzioni di pena.

La lotta di Mena per ottenere giustizia per suo figlio è appoggiata anche dal deputato Francesco Emilio Borrelli, che ha sottolineato l’importanza di fare in modo che chi commette atti criminali paghi per le proprie azioni. La madre di Santo non si arrenderà finché non vedrà il colpevole condannato e la memoria di suo figlio onorata come merita.

La vicenda di Santo Romano è un monito per tutti noi, un richiamo alla responsabilità e alla necessità di agire con coscienza e rispetto verso gli altri. Nessuna scusa può giustificare la violenza, soprattutto quando porta alla perdita di vite innocenti. La speranza è che la giustizia possa fare il suo corso e che episodi come questo non si ripetano mai più nella nostra società.

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