La morte di Santo Romano, il giovane calciatore di 19 anni ucciso a San Sebastiano al Vesuvio, continua a essere avvolta dal mistero. Il presunto assassino, un 17enne precedentemente segnalato per problemi comportamentali, ha dichiarato di aver sparato in legittima difesa durante un’aggressione da parte di un gruppo di ragazzi. Tuttavia, la versione dei fatti fornita dal giovane non convince appieno gli investigatori, che stanno cercando di ricostruire la dinamica esatta dell’accaduto.

La pistola utilizzata per l’omicidio, acquistata secondo il ragazzo da un campo Rom per 500 euro, è al momento oggetto di intensa ricerca da parte delle autorità. Le testimonianze dei presenti alla scena del crimine potrebbero essere cruciali per far luce sulla vicenda, mentre amici e parenti di Santo Romano chiedono giustizia e si stringono intorno alla famiglia della vittima.

L’udienza di domani sarà quindi fondamentale per capire se la versione del presunto assassino corrisponde alla realtà. Allo stesso tempo, sarà conferito l’incarico al medico legale per eseguire l’autopsia sul corpo di Santo Romano, nella speranza di far luce su questa tragedia che ha sconvolto l’intera comunità vesuviana.

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