L’avvocato De Scisciolo ha espresso con fermezza la posizione della famiglia di Santo Romano, il 19enne ucciso a colpi di pistola nella notte tra il 1° e il 2 novembre a San Sebastiano al Vesuvio. Secondo l’avvocato, l’indagato sta cercando di discolparsi tentando di far passare Santo come colui che ha provocato l’aggressione che ha portato alla sua morte.

La famiglia di Santo Romano ha mantenuto finora un atteggiamento di compostezza e silenzio, ma si è sentita costretta a intervenire di fronte alle accuse rivolte nei confronti della vittima. L’avvocato De Scisciolo ha sottolineato che è inaccettabile per la famiglia che si cerchi di giustificare un omicidio come legittima difesa, soprattutto considerando che la vittima era disarmata e si sentiva minacciata.

L’avvocato ha anche menzionato la presenza di un fotogramma che mostrerebbe la macchina dell’omicida circondata da persone che avrebbero lanciato delle pietre. Tuttavia, ha precisato che queste circostanze non giustificano in alcun modo l’uso eccessivo della forza da parte dell’indagato. Parlare di legittima difesa in una situazione del genere appare, secondo De Scisciolo, una sproporzione evidente.

La famiglia di Santo Romano chiede giustizia e che venga fatta luce sulla vicenda, senza tentativi di depistaggio o di manipolazione della verità. La morte di Santo ha provocato dolore e sgomento tra i suoi cari e nella comunità di San Sebastiano al Vesuvio, e ora è fondamentale che la verità emerga per rendere giustizia alla vittima e per garantire che simili tragedie non si ripetano in futuro.

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