Si è concluso oggi presso il Tribunale di Avellino il processo a carico di Concetta Esposito e Giuseppe Luciano, entrambi accusati di tentato omicidio premeditato. Il Presidente Roberto Melone ha presieduto la seduta, durante la quale gli imputati sono stati difesi rispettivamente dagli avvocati Vittorio Fucci e Teresa Meccariello.

Il fatto risale alla notte tra il 2 e il 3 giugno, quando Esposito e Luciano si recarono presso la casa di alcune persone a Rotondi e, a seguito di un diverbio per motivi economici, accoltellarono due presenti. Mario Esposito fu colpito all’addome, mentre Francesco Leonetti fu colpito al petto in modo quasi letale. Leonetti versò in condizioni gravi per diversi giorni, con i medici che sottolinearono la gravità della situazione, affermando che un centimetro in più avrebbe potuto causarne la morte.

Dopo aver fatto perdere le proprie tracce, i due imputati si sono costituiti ai Carabinieri di Cervinara. Esposito ha consegnato il coltello insanguinato, ammettendo di essere stata lei a commettere le aggressioni, mentre Luciano si è dichiarato estraneo ai fatti. In particolare, Esposito è stata accusata anche di aver impedito alle vittime di fuggire, posizionandosi davanti alla porta di uscita con un bastone.

Attualmente Luciano è detenuto presso il carcere di Belizzi Irpino, mentre Esposito si trova agli arresti domiciliari nella sua abitazione. Oggi il Tribunale ha accolto le tesi difensive degli avvocati Fucci e Meccariello, assolvendo i due imputati dall’aggravante della premeditazione e condannando Luciano a 8 anni e 6 mesi di reclusione e Esposito a 5 anni e 6 mesi, concedendo a quest’ultima anche le attenuanti generiche.

Nonostante la sentenza favorevole, le difese hanno già annunciato di proporre appello contro la decisione del Tribunale.

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