Il magistrato Rosa Volpe è tornato a casa, ma questa volta come procuratore generale a Salerno, un incarico molto ambito per un magistrato. Dopo aver trascorso anni a Napoli, ha acquisito un’intuizione investigativa e una grande esperienza di gestione che le hanno permesso di ottenere questo prestigioso incarico. Durante il suo tempo a Napoli, ha ricoperto il ruolo di vicario e coordinatrice della Dda, lavorando a stretto contatto con il procuratore capo Giovanni Melillo e successivamente con Nicola Gratteri.
Rosa Volpe ha dimostrato la sua determinazione e competenza in diverse indagini, come nel caso dell’omicidio Vassallo a Vallo della Lucania e negli intrecci tra fatti napoletani e spaccio di droga a Pollica. Ora, si prepara ad affrontare la nuova inchiesta sull’assassinio del sindaco pescatore come procuratore generale presso la Corte d’Appello di Salerno.
Durante la sua carriera, ha portato a termine importanti casi come quello della studentessa Claps scomparsa nel 1993 e ritrovata nel sottotetto di una chiesa a Potenza. Inoltre, ha condotto indagini sugli “aborti d’oro” e sulle attività criminali della camorra a Salerno.
Rosa Volpe è una magistrato risoluta e determinata, che ha dimostrato la sua capacità di fare luce su casi complessi e di portare giustizia alle vittime. Il suo ritorno a Salerno come procuratore generale è un segno della fiducia e del rispetto che ha guadagnato nel corso degli anni nella sua carriera.