Boscoreale, la piccola cittadina vesuviana, si è trovata di nuovo al centro dell’attenzione a causa di un episodio che ha fatto tornare l’incubo del racket. Un ordigno esplosivo rudimentale è stato fatto esplodere davanti alla serranda di un negozio in via Passanti, causando un boato fortissimo avvertito anche a chilometri di distanza. Le indagini sono in corso da parte dei carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata e della stazione di Boscoreale, che stanno valutando diverse ipotesi, tra cui quella del racket. Tuttavia, il titolare dell’attività commerciale ha negato di essere stato vittima di intimidazioni a scopo estorsivo, rendendo il movente dell’attentato ancora un mistero.

Boscoreale, come altri paesi del vesuviano, è permeabile alle influenze criminali, con lo spaccio di droga che resta la principale fonte di guadagno illecito della criminalità organizzata. Tuttavia, il racket e lo strozzinaggio sono altre attività illecite che possono essere presenti nella zona, non necessariamente legate alla camorra. Gli episodi di attentati dinamitardi a scopo estorsivo sono stati rari, ma non del tutto assenti, come dimostrano i casi precedenti di incendi dolosi a concessionarie auto.

L’episodio di sabato notte, insieme alla tensione presente nel Piano Napoli dove si sono verificati spari, aggiunge ulteriori preoccupazioni alla sicurezza della zona. Gli investigatori stanno lavorando per identificare i responsabili e far luce su questi episodi di violenza che minacciano la tranquillità della comunità. Sembra che la criminalità stia cercando di imporre il proprio dominio, ma le forze dell’ordine sono determinate a contrastare ogni forma di illegalità e a garantire la sicurezza dei cittadini.

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