L’omicidio di Angelo Vassallo continua a essere al centro di un’inchiesta che non sembra ancora essere conclusa. Il colonnello Fabio Cagnazzo è stato arrestato con l’accusa di aver partecipato al piano per eliminare il sindaco-pescatore e aver avviato depistaggi subito dopo l’omicidio. Il giudice sospetta che il colonnello avesse un accordo con i complici per coprire la loro identità e che fosse a conoscenza degli autori del reato prima che esso venisse commesso.

L’indagine non si ferma agli arresti di ieri, ma il giudice afferma che gli esecutori materiali del delitto non sono ancora stati identificati in modo chiaro. Si è riusciti a ricostruire il movente e l’organizzazione del delitto, ma ci sono ancora molte incertezze da risolvere. Il clima di omertà e diffidenza che si respirava nei luoghi in cui si sono svolti i fatti rende l’indagine particolarmente complicata.

Si spera che gli scenari che si potrebbero aprire in futuro possano portare a nuove rivelazioni sul movente dell’omicidio di Vassallo, al momento legato al traffico di droga che il sindaco aveva scoperto e voleva denunciare. Resta da vedere cosa riserverà il futuro per questa intricata vicenda, che ha scosso profondamente la comunità locale.

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