Un giovane di 19 anni si è presentato spontaneamente alla Polizia di Napoli confessando di essere coinvolto nella morte accidentale del suo cugino di 18 anni avvenuta sabato scorso. Renato Benedetto Caiafa ha raccontato agli agenti di aver maneggiato una pistola che credeva fosse falsa, ma che ha sparato accidentalmente colpendo il cugino alla testa.
Caiafa è stato accusato di ricettazione, porto abusivo d’arma e omicidio colposo. Le indagini sono in corso per chiarire esattamente come si sia verificato l’incidente.
Il questore di Napoli, Maurizio Agricola, ha commentato il caso sottolineando la facilità con cui si possono procurare armi, sia nel mondo reale che su internet. Ha anche evidenziato la pericolosità di girare armati e di risolvere le dispute con la violenza, sottolineando la presenza di una mentalità criminale radicata.
Agricola ha lanciato un appello per un’azione multidisciplinare per contrastare la diffusione delle armi e della cultura della violenza, sottolineando che da soli non si può fare nulla. La vicenda ha messo in luce una problematica diffusa, come ha sottolineato anche il procuratore Nicola Gratteri, che ha evidenziato la facilità con cui si possono acquistare armi anche sul dark web.
È necessario un impegno comune per contrastare il fenomeno della criminalità legata alle armi e per garantire la sicurezza dei cittadini.