Il 22 ottobre 2017, Nicola Galdieri avrebbe detto a Gennaro Pascale: “Com’e’, mo i soldi li hai cacciati, li hai trovati i soldi”, durante la consegna di settantamila euro in contanti al presunto boss del Nuovo Clan Partenio. Questa somma era stata concordata mesi prima per evitare che il gruppo composto da Nicola Galdieri, Livia Forte e Armando Aprile rilanciasse l’asta svolta e aggiudicata dalla società che gestiva il “Pagliarone”. Gennaro Pascale ha raccontato questo dettaglio durante l’udienza davanti al giudice Sonia Matarazzo, sottolineando le difficoltà e le pressioni subite per effettuare il pagamento.
Il processo in corso, nato dalle dichiarazioni di Livia Forte e condotto dai Carabinieri di Avellino, vede coinvolti diversi imputati accusati di estorsione e riciclaggio. Durante il controesame del teste da parte delle difese, sono emerse nuove informazioni sul ruolo di Armando Pompeo Aprile e sulle richieste di denaro.
La difesa di Aprile ha sottolineato che non sono mai state fatte richieste di soldi direttamente da lui, ma che le pressioni sono state veicolate da Costantino Giordano. Pascale ha dichiarato di aver consegnato settantamila euro in contanti e di aver versato duemila euro al mese a Giordano per consegnarli a Galdieri. Inoltre, ha chiarito che i pagamenti successivi erano stati comunicati ai Carabinieri.
Durante l’udienza, sono emerse anche informazioni su una presunta “consulenza” richiesta in passato da una persona interessata all’asta del Pagliarone. Pascale ha spiegato di non essere stato in grado di pagare l’intera somma concordata con Galdieri e di aver cercato di trovare soluzioni alternative.
Le testimonianze e le dichiarazioni rese durante l’udienza hanno gettato luce su una vicenda complessa e intricata, evidenziando le pressioni e le difficoltà affrontate dai coinvolti. Il processo continua a portare alla luce nuovi dettagli e a svelare la complessità delle dinamiche in gioco.