La Procura di Potenza ha presentato sette richieste di condanna, una di assoluzione e ha chiesto anche il decadimento dell’associazione criminale di stampo mafioso nel processo Shamar. Gli otto imputati sono coinvolti in presunti sversamenti nel Vallo di Diano, e la requisitoria dell’accusa si è tenuta ieri mattina al Tribunale di Lagonegro.

L’accusa di associazione di stampo mafioso è stata decaduta, con il procuratore che ha chiesto l’assoluzione da questo capo d’imputazione. Gli imputati sono accusati di inquinamento ambientale per aver sversato idrocarburi su terreni ad Atena Lucana. Le richieste di condanna vanno da 2 a 7 anni di reclusione e multe fino a 100mila euro.

Le parti civili, rappresentate dai Comuni di Atena Lucana, Sant’Arsenio e Legambiente, hanno depositato le memorie conclusive e si sono associate alle richieste di condanna del pubblico ministero. La prossima udienza è prevista per il 5 dicembre, quando la difesa avrà la parola. La sentenza è attesa per febbraio.

Durante l’inchiesta è emerso che erano stati sversati idrocarburi leggeri nel Vallo di Diano. Uno degli imputati, Giovanni Cardiello, si è definito “agente provocatore” che ha permesso ai carabinieri di intervenire. Per lui è stata richiesta l’assoluzione.

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