Ucciso per errore a Ercolano, il mistero del mandante dell’omicidio di Salvatore Barbaro rimane senza risposta. Dopo 15 anni dal tragico evento, la corte d’assise di Napoli ha assolto l’imprenditore Natale Suarino, accusato di aver dato l’ordine di uccidere il “soldato” Ciro Savino del clan rivale Iacomino-Birra.

Nonostante la richiesta di condanna all’ergastolo da parte del pubblico ministero Valentina Sincero, i giudici hanno ritenuto che le prove presentate non fossero sufficienti per dimostrare la colpevolezza di Suarino. Le indagini sono state riaperte nel 2021 dopo le rivelazioni del killer-pentito Antonio Sannino, ma non hanno portato a una condanna definitiva per l’imprenditore legato al clan Ascione-Papale.

L’omicidio di Salvatore Barbaro, avvenuto per errore durante un agguato in via Mare, ha portato alla luce una serie di connessioni tra i clan camorristici della zona. Le motivazioni della sentenza di assoluzione verranno rese pubbliche entro novanta giorni, mentre il mistero del mandante dell’omicidio rimane ancora irrisolto.

La vicenda dimostra quanto sia complessa e intricata la realtà della criminalità organizzata, con intrecci di interessi e vendette che spesso sfuggono alla giustizia. Resta da capire chi ha veramente ordinato l’omicidio di Salvatore Barbaro e quali fossero le motivazioni dietro questo tragico evento che ha sconvolto la comunità di Ercolano.

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