La procura di Nocera Inferiore ha deciso di chiudere l’inchiesta su un presunto caso di molestie sessuali ai danni di una minorenne avvenuto nella villa comunale di Scafati lo scorso aprile con un “non luogo a procedere”. Questa decisione è stata presa a seguito del decesso naturale dell’imputato, un uomo ultraottantenne identificato come il presunto responsabile.
La giovane vittima aveva denunciato l’episodio avvenuto mentre si trovava nel parco cittadino con alcune amiche. Secondo il suo racconto, l’anziano si era avvicinato a lei con un comportamento che la ragazza aveva interpretato come un tentativo di adescamento. L’episodio si era interrotto con l’arrivo di altri genitori e famiglie sul posto, che avevano costretto l’uomo ad allontanarsi.
Dopo la denuncia, l’anziano era stato identificato grazie all’intervento della polizia municipale e l’indagine era stata avviata dalla procura. Tuttavia, prima che il procedimento potesse procedere ulteriormente, l’imputato è deceduto per cause naturali. Secondo il codice di procedura penale italiano, la morte dell’imputato comporta automaticamente l’estinzione del procedimento penale nei suoi confronti.
Questo episodio ha suscitato molta attenzione nella comunità di Scafati, portando a riflessioni sull’importanza della sicurezza nei luoghi pubblici, soprattutto in quelli frequentati da giovani e bambini. Nonostante l’interruzione dell’indagine, il caso rimane un monito per promuovere una maggiore vigilanza e consapevolezza rispetto a situazioni potenzialmente pericolose.
La villa comunale, dove si è verificato l’episodio, è uno dei principali luoghi di ritrovo per i cittadini di Scafati. Questo evento ha spinto le autorità locali a valutare l’implementazione di ulteriori misure per garantire la sicurezza dei frequentatori, tra cui un aumento della sorveglianza.