Un nuovo tragico episodio si è verificato nel carcere di Poggioreale, a Napoli, dove un uomo di 28 anni, Benito Viscovo, si è tolto la vita. Questo è il quarto suicidio dall’inizio dell’anno in questa struttura, e l’undicesimo in tutta la regione. A livello nazionale, sono stati registrati ben 81 suicidi, con i carceri di Prato e Poggioreale al primo posto per numero di detenuti che hanno deciso di porre fine alla propria esistenza.

Il garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive, Samuele Ciambriello, ha lanciato un forte allarme sullo stato del sistema penitenziario, definendolo al limite del baratro. Ha denunciato la mancanza di interventi da parte della politica, evidenziando la situazione di sovraffollamento, tensione e condizioni difficili che favoriscono comportamenti autolesionisti e atti estremi come il suicidio. Ciambriello ha sottolineato la necessità di affrontare con urgenza questa emergenza, che coinvolge la dignità delle persone detenute.

Il presidente dell’Ordine Dei Medici di Napoli, Bruno Zuccarelli, ha espresso preoccupazione per la situazione dell’assistenza sanitaria all’interno delle carceri italiane, in particolare a Poggioreale. Ha evidenziato la carenza di supporto psicologico e psichiatrico per i detenuti, sottolineando la necessità di un cambio di paradigma e un potenziamento del personale sanitario nelle strutture penitenziarie.

La morte di Benito Viscovo è solo l’ultimo di una serie di episodi tragici che mettono in luce le gravi criticità del sistema carcerario italiano. È urgente intervenire per garantire condizioni dignitose e umane a tutte le persone detenute, affrontando con determinazione il problema della salute mentale e dell’assistenza sanitaria nelle carceri. È necessario un impegno concreto da parte delle istituzioni per prevenire ulteriori tragedie e garantire il rispetto dei diritti fondamentali di ogni individuo, anche di chi si trova dietro le sbarre.

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