Napoli. Le recenti rivelazioni di Eduardo Mammoliti Fiorentino, pentito legato al clan De Luca Bossa di Ponticelli, hanno portato alla luce nuovi dettagli sulla guerra di camorra che continua a infiammare la città partenopea. Secondo le sue testimonianze, i membri del clan De Micco hanno una strategia ben precisa per evitare di essere coinvolti negli omicidi: partono per vacanze all’estero poco prima dell’evento. Questo è ciò che è successo anche a lui, quando si è reso conto di essere nel mirino del clan.

Le rivelazioni di Mammoliti hanno contribuito ad alcune recenti inchieste, portando all’arresto di Alessandro La Volla e Romualdo Amitrano per il sequestro del fratello di Francesco Audino. Tuttavia, alcuni membri del clan De Micco-De Martino e dei De Luca Bossa sono ancora latitanti, creando tensioni anche all’interno delle carceri italiane.

La guerra tra le due cosche sembra essere lontana dalla conclusione, con litigi e aggressioni che si verificano anche dietro le sbarre. Gli inquirenti sono impegnati a fare luce su questi fatti, cercando di portare alla giustizia tutti coloro che sono coinvolti in queste attività criminali.

Le indagini sono proseguite rapidamente, portando all’identificazione di quattro indagati e almeno altre sei persone da individuare. Dopo la richiesta di misura cautelare, il gip ha emesso un provvedimento restrittivo nei confronti di quattro persone, tra cui Fabio Riccardi, Giuseppe Perrella, Romualdo Amitrano e Alessio La Volla.

La lotta contro la camorra a Ponticelli continua, con la speranza di mettere fine a questa violenza e portare alla giustizia coloro che ne sono responsabili.

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