Un nuovo crollo si è verificato oggi nella Vela Rossa di Scampia, a Napoli, uno dei simboli più iconici del degrado urbano e sociale della città. Fortunatamente, questa volta non ci sono stati feriti, ma l’episodio riaccende l’urgenza di interventi per sgomberare e demolire le ultime strutture ancora in piedi.
Il crollo, avvenuto tra il quinto e il sesto piano dell’edificio, ha richiesto l’intervento immediato di vigili del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine. Sul posto è giunta anche il vicesindaco di Napoli, Laura Lieto, per supervisionare le operazioni di evacuazione di sei nuclei familiari ancora residenti nell’edificio.
La memoria collettiva è ancora segnata dal crollo dello scorso 22 luglio, avvenuto nella vicina Vela Celeste, che causò la morte di tre persone e il ferimento di altre dodici, tra cui sette bambini. Questa tragedia aveva già sollevato interrogativi sull’inadeguata manutenzione delle Vele e sulla mancata esecuzione degli sgomberi ordinati anni prima.
La Procura di Napoli, attraverso la sezione “Lavoro e colpe professionali”, ha aperto due inchieste: una sulla gestione degli edifici e un’altra sul mancato rispetto delle disposizioni di sgombero.
La soluzione del problema delle Vele è stata identificata come una priorità dall’amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi. Le operazioni di sgombero sono in corso, con l’obiettivo dichiarato di demolire le Vele Rossa e Gialla entro la fine dell’anno.
Il sindaco ha ribadito che la collaborazione tra cittadini e istituzioni è essenziale per abbreviare i tempi e avviare finalmente la rigenerazione dell’area. I servizi sociali sono già stati attivati per monitorare gli spostamenti e per assicurare ai residenti il contributo per l’autonoma sistemazione.
La demolizione delle Vele rappresenta più di un atto fisico: è un simbolo della volontà di Napoli di lasciarsi alle spalle anni di degrado e marginalità. Il progetto di rigenerazione urbana di Scampia punta a trasformare il quartiere in un’area vivibile, moderna e sicura.