È stato nominato ieri il perito incaricato di analizzare i telefonini e i dispositivi telematici sequestrati nel corso di un blitz avvenuto poche settimane dopo l’arresto del sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, Franco Alfieri. Entro febbraio dovrà essere depositata la perizia. Gli indagati ai quali sono stati sequestrati i telefonini sono il consigliere regionale Luca Cascone, presidente della commissione Trasporti di palazzo Santa Lucia, Andrea Campanile, già ai domiciliari per l’inchiesta madre su Alfieri, braccio destro del politico; Angelo Michele Lizio, dirigente del settore Viabilità della Provincia “nonché uomo di fiducia di Alfieri”; Nicola Aulisio, imprenditore e titolare della Co.Ge.A Impresit, anche lui ritenuto “vicino al sindaco”; Federica Turi e Giovanni Vito Bello, funzionari del Comune di Capaccio. Martedì i giudici del Riesame avevano rigettato il ricorso di dissequestro presentato da tre indagati (Cascone, Bello e Campanile). Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Felice Lentini, Cecchino Cacciatore e Francesco Saverio Dambrosio.
La contestazione a carico dei sei indagati è di turbata liceità degli incanti. Si tratta di tre appalti: per la realizzazione della strada provinciale Fondovalle Calore, dell’Aversana e del sottopasso di Capaccio.