La situazione nel Parco Verde di Caivano si fa sempre più tesa, con la protesta che si è scatenata davanti al plesso scolastico Viviani. Tre donne si sono legate al cancello della scuola e diversi cartelli sono stati esposti, denunciando il rischio di perdere la propria casa a pochi giorni dal Natale. La disperazione e la determinazione si leggono chiaramente nelle loro parole: “Togliere la casa equivale a morire”.

I residenti del rione non intendono arrendersi e continuano a difendere il loro diritto a una casa dignitosa. La solidarietà non manca, con altri abitanti che portano coperte alle donne in protesta. Due giorni fa sono iniziate le prime operazioni di sgombero delle palazzine popolari, coinvolgendo ben 36 alloggi. Ma questa è solo l’inizio di un intervento più ampio che mette a rischio molte famiglie.

La lotta continua e la voce di chi non vuole essere privato del proprio diritto alla casa si fa sempre più forte. È un grido di disperazione e di speranza, un appello alla solidarietà e alla giustizia. Il Parco Verde di Caivano non si arrende, e la protesta è solo l’inizio di una battaglia che si preannuncia lunga e difficile.

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