Le indagini sulla tragedia di Emanuela Chirilli, la giovane turista morta a Napoli a causa di un incendio, continuano a fornire dettagli su quanto accaduto. Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Mattino, sembra che la ragazza abbia cercato di mettersi in salvo, ma purtroppo non sia riuscita a uscire dalla camera d’albergo in cui alloggiava. Trovata riversa a terra, vicino alla porta d’uscita, Emanuela sembra essere stata vittima dei fumi tossici che hanno invaso l’ambiente durante l’incendio.
Si ipotizza che il rogo sia stato causato da un corto circuito nella camera di Emanuela, poiché gli altri ospiti della struttura sono rimasti illesi. Nonostante l’intervento dei vigili del fuoco, purtroppo per la giovane non c’era più nulla da fare. Emanuela Chirilli, originaria di Maglie e residente a Lecce, era una ragazza di 27 anni che avrebbe compiuto 28 anni proprio poco prima di Natale.
Non si sa ancora per quale motivo si trovasse a Napoli per un solo giorno, né se avesse programmi o incontri nella città partenopea. La madre non era a conoscenza di questa breve tappa nel viaggio di Emanuela. La giovane si trovava da sola nella camera dell’albergo, ma non è escluso che fosse a Napoli per incontrare qualcuno o svolgere delle commissioni.
La morte di Emanuela Chirilli è stata un tragico evento che ha scosso non solo i suoi familiari e amici, ma anche l’opinione pubblica. Restano molte domande senza risposta su quanto accaduto quella notte fatale a Napoli, ma le indagini proseguono per fare luce su questa terribile tragedia.