L’ampliamento del pronto soccorso ad Avellino sta causando preoccupazione tra gli addetti ai lavori, a causa dei ritardi nel trasferimento della centrale operativa del 118. I locali della città ospedaliera non sono ancora stati liberati per permettere il trasferimento al vicino Centro riabilitativo Australia, di diretta pertinenza dell’Asl di Avellino.

Le polemiche non si fanno attendere, soprattutto per quanto riguarda gli spazi ridotti destinati agli operatori del 118. La stanza prevista per accogliere una decina di professionisti è di soli 22 metri quadri, con dimensioni inferiori rispetto alla sala operativa attuale della Centrale. Inoltre, le dimensioni dei servizi igienici sono anch’essi molto ridotte.

Ma non è solo la questione degli spazi a preoccupare i dipendenti, c’è anche l’ombra dell’amianto che aleggia sulla struttura. La presenza di componenti in eternit potrebbe compromettere la salute di coloro che dovranno lavorarvi quotidianamente. È necessario che l’Azienda sanitaria faccia chiarezza su questa situazione per rassicurare gli animi.

L’insoddisfazione tra gli operatori del 118 è in aumento, con alcuni che si oppongono a prendere servizio nella nuova Centrale. Il rischio è che i 250mila euro investiti nei lavori strutturali non abbiano prodotto un risultato adeguato. È importante affrontare queste problematiche per garantire un ambiente di lavoro sicuro e funzionale per tutti gli addetti ai lavori.

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