Il processo “Kamaraton” a Camerota si conclude con pesanti condanne per corruzione e malaffare. La sentenza di primo grado emessa il 2 dicembre 2024 ha rappresentato un importante passo avanti nella lotta contro la gestione illecita della cosa pubblica nel comune cilentano.
L’inchiesta, avviata nel 2019, ha portato all’arresto di ex amministratori, funzionari e professionisti coinvolti in un complesso sistema di corruzione. Nomi noti come Antonio Troccoli, ex sindaco, e suo figlio Ciro, insieme ad altri come Michele Del Duca, Rosario Abate e Fernando Cammarano sono stati condannati a pesanti pene detentive.
La Procura ha delineato un quadro di corruzione e favoritismi all’interno dell’apparato comunale, descrivendo la gestione del comune come “Un affare per pochi amici”. Gli imprenditori coinvolti avrebbero corrisposto tangenti in cambio di appalti truccati e favoritismi nelle assunzioni.
Non tutti gli imputati sono stati condannati, alcuni sono stati assolti dimostrando che la giustizia ha cercato di distinguere tra colpevoli e innocenti. Gli imputati condannati hanno ora la possibilità di ricorrere in appello, ma la sentenza rappresenta un segnale forte contro la corruzione endemica nelle istituzioni locali.
La sentenza di oggi segna un importante capitolo nella lotta contro la corruzione a Camerota, dimostrando che il sistema giudiziario sta cercando di ripulire le istituzioni locali da comportamenti illeciti.