Una donna di 66 anni di Pietrelcina è stata condannata a sei mesi di pena sospesa per omissione in atti di ufficio. Il Tribunale ha assolto l’imputata dalle accuse di peculato e di abbandono di persona incapace. Grazia Mandato, avvocato di professione, era stata nominata amministratore di sostegno di un anziano di 78 anni nel 2017.
Secondo gli inquirenti, la donna avrebbe utilizzato indebitamente le somme accreditate sul conto corrente dell’uomo anziano, pagando solo in parte la retta mensile della casa di riposo in cui era ospitato. Tuttavia, il Tribunale ha stabilito che il fatto di peculato non sussiste e che l’accusa di abbandono è infondata, in quanto non è stato dimostrato che la donna non abbia più fatto visita all’anziano.
La condanna di sei mesi è stata inflitta per l’omissione di presentare i rendiconti annuali al giudice tutelare, nonostante una diffida in tal senso. Il Pubblico Ministero aveva chiesto una condanna a quattro anni e otto mesi, ma il Tribunale ha optato per una pena più lieve.
In conclusione, la vicenda giudiziaria si è risolta con una condanna per omissione in atti di ufficio, mentre le altre accuse sono state respinte. La donna dovrà ora scontare la pena sospesa e rispettare le disposizioni del Tribunale.