Il Tribunale del Riesame ha confermato la gravità delle accuse nei confronti del sindaco Franco Alfieri, sottolineando la necessità di misure restrittive per impedire condotte illecite. Le motivazioni del rigetto delle richieste di scarcerazione evidenziano la personalità astuta e insidiosa del sindaco, che si è dimostrato abile nel sottrarsi ai controlli dell’autorità giudiziaria e nel raggirare i sistemi investigativi. Le intercettazioni hanno rivelato episodi inquietanti, come l’uso dei “pizzini” per comunicare e la bonifica dell’ufficio dalle cimici.

Il clima politico a Capaccio Paestum è incandescente, con il sindaco attualmente agli arresti domiciliari e la gestione comunale al centro di polemiche. Le difficoltà finanziarie si aggiungono alla situazione, con una recente sentenza che ha bloccato la vendita di beni immobili e un disavanzo di 41 milioni di euro da affrontare. L’intera amministrazione è sotto i riflettori, con accuse di mala gestione e un clima politico sempre più acceso. La vicenda di Franco Alfieri mette in luce la necessità di trasparenza e legalità nella gestione dei pubblici appalti e delle istituzioni locali.

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