Il caso Alfieri continua ad accelerare, con ulteriori sviluppi che coinvolgono anche i giudici del Riesame. Oltre al sequestro probatorio dei cellulari, sono state respinte le richieste di scarcerazione per gli indagati della prima tranche dell’inchiesta, tra cui Franco Alfieri, la sorella Elvira, Andrea Campanile, Carmine Greco, Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria.

Alfieri, che attualmente si trova ai domiciliari, ha visto le restrizioni aumentare a causa della sua personalità “allarmante” e della sua abilità nel sottrarsi ai controlli giudiziari. I giudici parlano di un “articolato gruppo criminale” con una volontà persistente di continuare a farne parte, giustificando la necessità della detenzione per evitare nuove condotte illecite.

In particolare, si fa riferimento al coinvolgimento di Alfieri e Campanile in pratiche discutibili legate alla gestione degli appalti pubblici. Il clima politico a Capaccio è sempre più teso, con accuse di mala gestione e difficoltà finanziarie che mettono sotto pressione l’amministrazione comunale.

Carmine Caramante ha sollevato dubbi sulla gestione amministrativa e ha chiesto misure disciplinari nei confronti dei dirigenti coinvolti in procedimenti penali. Parallelamente, il Comune deve affrontare un disavanzo di 41 milioni di euro, che ha portato alla necessità di un piano di riequilibrio finanziario con aumenti su diverse voci di spesa.

La situazione è critica e richiede maggiore trasparenza e rispetto delle norme per garantire il corretto funzionamento dell’Ente e ristabilire la fiducia dei cittadini.

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