La banda di truffatori sgominata oggi da un’indagine della Procura di Napoli Nord ha colpito anziani in maniera subdola e spietata. I due capi, Giuseppe Esposito e Antonio Giordano, coordinavano le attività della banda, tra cui l’organizzazione delle truffe e il coinvolgimento di complici. In totale sono 22 gli indagati coinvolti nell’inchiesta, che ha portato all’emissione di 15 misure cautelari. I centralinisti dell’organizzazione, come Umberto Paduano ed Emmanuele D’Ercole, si occupavano di contattare le vittime per minacciarle e organizzavano gli spostamenti e l’acquisto di telefoni e SIM per commettere i reati. Altri complici, come Arsenio Ascione, Stefano Di Guido, Alessio Di Guido, Gennaro Giappone, Christian Migliacco, Giuseppe Barretta, Antonio Paragliola e Renato Coduas, avevano il ruolo di coordinare i reati finali, oltre a svolgere compiti di centralinisti e trasfertisti. La banda contava anche su trasfertisti come Giovanni Ranieri, Antonio Mallardo, Marco Fornaro, Rosario Marmolaro, Kingsley Uche Stefano Imezuryhha Kinika, Giuseppe Ciano, Osamudianmen Star Okoro, Gianfranco Santi e Cristian Tammaro, che si occupavano di raccogliere denaro e oggetti preziosi dalle vittime anziane. L’organizzazione era ben strutturata e organizzata, con ruoli ben definiti per ogni membro. Ora, grazie all’operato della Procura di Napoli Nord, la banda è stata smantellata e i responsabili dovranno rispondere delle proprie azioni davanti alla giustizia.

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