Quasi 200mila euro indebitamente percepiti da 25 persone per incidenti che non sono mai accaduti. Questo è quanto emerso dall’inchiesta condotta dal pm Tommaso Pierini di Bologna, che ha coinvolto 30 persone, di cui 24 residenti nel Salernitano. La vicenda ha visto come protagonista la compagnia assicurativa Unipolsai, con la quale sarebbero stati presentati referti ospedalieri falsi e richiesti risarcimenti per sinistri mai avvenuti.
Gli indagati avrebbero addirittura commesso errori banali come sbagliare il nome di battesimo di un medico e inserire centri di fisioterapia non autorizzati sui certificati. La frode assicurativa e la falsità ideologica e materiale sono i reati contestati dalla Procura di Bologna ai cinque professionisti e alle altre 25 persone coinvolte nel caso degli incidenti fantasma.
La vastità del giro illegale coinvolge professionisti inaspettati e dimostra l’importanza di vigilare attentamente sulle pratiche assicurative. La notifica degli atti agli indagati è stata affidata alla polizia municipale di Angri, sotto il comando della comandante Anna Galasso, che ha il compito di portare avanti le indagini e far luce su questa vicenda che ha scosso la tranquilla cittadina salernitana.