Frode sulle assicurazioni, un reato che coinvolge anche professionisti del settore legale. È quanto emerso da un’indagine condotta dalla Procura di Bologna che ha portato all’individuazione di 30 persone coinvolte in raggiri per un valore totale di quasi 200mila euro.

Secondo quanto ricostruito dal pm Tommaso Pierini, ben 25 persone avrebbero indebitamente percepito somme dalla compagnia assicurativa Unipolsai per incidenti che in realtà non sono mai avvenuti. Tra gli indagati, ben 24 risiedono nel Salernitano, con quasi la metà di essi residenti ad Angri, città nota per il suo Castello Doria.

Le indagini hanno rivelato che non solo i sinistri erano inventati, ma anche i referti ospedalieri erano falsi, con errori persino nel nome dei medici. I centri di fisioterapia menzionati nei certificati non avevano nemmeno l’autorizzazione necessaria per operare. Tra i professionisti coinvolti in questa truffa, spiccano i nomi degli avvocati Patrizia Tedesco, Roberto D’Abbrusco, Alfonso Schiavone, Francesco Rispoli e Antonio Tortora, titolari di studi legali e infortunistici.

La Procura di Bologna ha contestato a queste 30 persone il concorso nei reati di frode assicurativa e falsità ideologica e materiale. Un caso che mette in luce come la truffa assicurativa possa coinvolgere anche professionisti del settore legale.

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