Un nuovo episodio di violenza si è verificato all’interno del carcere di Fuorni, dove un detenuto ha brutalmente aggredito un agente di polizia penitenziaria fino a farlo perdere conoscenza. L’aggressione è avvenuta perché il detenuto non voleva che il poliziotto chiudesse la sua cella, dimostrando una totale mancanza di rispetto per l’autorità.

L’episodio ha scosso gli altri agenti presenti, che hanno prontamente soccorso il collega ferito. Dopo essere stato trasportato d’urgenza in ospedale, si è appreso che avrà bisogno di almeno 20 giorni di cure per riprendersi dai traumi subiti.

I sindacati L’Uspp e l’Osapp hanno espresso solidarietà al poliziotto ferito e chiesto interventi immediati per garantire la sicurezza all’interno del carcere di Salerno. Entrambe le organizzazioni hanno sottolineato la necessità di un management adeguato per proteggere il personale e ristabilire l’ordine all’interno dell’istituto.

Anche il Viceministro ha preso posizione sulla vicenda, chiamando in causa il Governo per l’elaborazione di nuove norme repressive per prevenire episodi di violenza da parte dei detenuti, in particolare stranieri. Propone inoltre l’idea di far scontare la pena nei Paesi di origine agli stranieri detenuti in Italia, al fine di alleviare il sovraffollamento nelle carceri italiane.

Questa ennesima tragedia dietro le sbarre del carcere di Fuorni mette in luce la grave situazione di insicurezza e sovraffollamento che si vive all’interno dell’istituto penitenziario. È necessario agire con urgenza per garantire la sicurezza del personale e dei detenuti e per prevenire ulteriori episodi di violenza.

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