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Il complesso di Parco Saraceno a Castel Volturno si trova al centro di una situazione delicata, che coinvolge circa quindici famiglie che rischiano di essere sgomberate entro domani. La maggior parte di loro occupa abusivamente gli alloggi, senza pagare alcun affitto alla società proprietaria, legata alla famiglia Coppola, costruttrice del complesso. L’ordinanza di sgombero è stata emessa dal sindaco Pasquale Marrandino dopo un’ispezione condotta dai carabinieri e dai vigili del fuoco, che ha evidenziato la non fruibilità degli spazi, le pericolosità statiche e le critiche condizioni igienico-sanitarie.

Parco Saraceno, che avrebbe dovuto essere un simbolo di rinascita per Castel Volturno, è diventato invece un progetto incompiuto e in stato di degrado crescente. Il complesso, che in passato ha ospitato famiglie dei militari trasferitisi altrove, doveva essere trasformato con la costruzione di un porto turistico, ma i lavori non sono mai iniziati. La presenza di occupanti abusivi ha portato alla progressiva deteriorazione delle strutture e all’abbandono da parte di molti, compresi numerosi migranti.

Nel dicembre 2018, alcune famiglie hanno lasciato il complesso dopo aver raggiunto un accordo con la proprietà, ma altre hanno continuato a resistere nonostante le difficoltà. Ora, per chi è rimasto, il momento dello sgombero si avvicina e potrebbe essere necessario l’intervento delle forze dell’ordine per liberare definitivamente Parco Saraceno. La situazione è monitorata dal prefetto Lucia Volpe, che potrebbe stabilire le modalità di intervento nel caso in cui gli occupanti non lascino volontariamente gli alloggi entro il termine stabilito. La vicenda continua a tenere in sospeso le famiglie coinvolte e la comunità locale, in attesa di una soluzione definitiva.

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