I reati commessi da minori nel distretto di Napoli stanno assumendo proporzioni preoccupanti, con l’uso diffuso di armi di vario genere che hanno portato all’apertura di 470 procedimenti e 1086 per lesioni gravi e gravissime. Questi dati sono emersi durante il convegno ‘Devianza minorile a Napoli: quali risposte’, organizzato dalla Corte d’Appello di Napoli in collaborazione con l’Arciconfraternita dei Pellegrini e la neo procuratrice presso il Tribunale per i minorenni di Napoli, Patrizia Imperato.
Secondo Imperato, i minori sembrano avere un rapporto quasi naturale con le armi, considerandole uno strumento di difesa o offesa nelle situazioni di conflitto. Questo atteggiamento ha portato all’iscrizione di numerosi procedimenti per lesioni gravi e gravissime, con casi anche di traumi cranici e omicidi.
La procuratrice ha sottolineato che la violenza coinvolge non solo giovani provenienti da contesti svantaggiati, ma anche ragazzi appartenenti a famiglie benestanti, evidenziando come la ‘mala movida’ sia un fenomeno diffuso che può sfociare in reati gravi per motivi spesso futili.
Inoltre, Imperato ha evidenziato la preoccupante diffusione di droghe tra i giovani, non solo quelle classiche come l’hashish o la marijuana, ma anche farmaci ansiolitici e antistress che possono aumentare in modo significativo l’aggressività e l’offensività dei soggetti che ne fanno uso.
La situazione descritta dalla procuratrice mette in luce la complessità e la gravità del fenomeno della devianza minorile a Napoli, evidenziando la necessità di adottare misure adeguate per contrastare questa pericolosa tendenza.

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