La morte di Dylan Maratea, avvenuta in seguito a un grave incidente stradale, ha scosso la comunità di Battipaglia. Il giovane di 23 anni, alla guida del suo motociclo, ha perso la vita in via delle Industrie, in circostanze ancora poco chiare. Dopo accurate indagini, il pm Licia Vivaldi ha concluso che non vi sono ipotesi di reato legate al decesso di Dylan. Questa decisione ha portato alla richiesta di archiviazione del procedimento penale da parte del sostituto procuratore, che ipotizzava reati come omicidio colposo e lesioni personali colpose.
La richiesta di archiviazione ha suscitato la protesta dei familiari del giovane, in particolare della madre Rachele, assistita dal penalista Giuseppe Russo. Secondo i parenti di Dylan, il cordolo spartitraffico presente sulla strada dove è avvenuto l’incidente non sarebbe stato realizzato nel rispetto del Codice della strada, contribuendo così alla tragedia. Per questo motivo, è stata annunciata un’opposizione all’archiviazione chiesta dalla procura salernitana.
La vicenda continua a suscitare dibattito e polemiche nella comunità locale, con la famiglia di Dylan determinata a far luce sulla dinamica dell’incidente e a ottenere giustizia per la perdita del loro caro. Resta da vedere come evolverà la situazione e se verranno individuati eventuali responsabili per quanto accaduto. La morte di Dylan Maratea rimane dunque un caso ancora aperto, con la speranza che la verità possa emergere e portare un po’ di pace alla famiglia e agli amici del giovane scomparso.