A Avellino, in prossimità del torrente Fenestrelle e della succursale del Convitto Nazionale Pietro Colletta, si trova una situazione di grave pericolo ambientale e sanitario: tubi di eternit abbandonati da mesi in via Zigarelli. Protetti solamente da un telo di plastica blu e alcuni nastri bianco-rossi, questi rifiuti pericolosi giacciono illegalmente nell’area, nonostante un’ordinanza comunale che ne richiedeva la rimozione urgente.

Il presidente di Legambiente Avellino – Alveare, Antonio Di Gisi, ha criticato l’inerzia delle istituzioni: “Nonostante un’ordinanza emessa dalla sindaca Laura Nargi per la messa in sicurezza dei rifiuti, i tubi sono ancora lì. Abbiamo denunciato la situazione alla Procura e ai Carabinieri Forestali e chiesto spiegazioni al Comune di Avellino su questa situazione inaccettabile”.

Di Gisi ha sottolineato i pericoli legati all’amianto, citando i dati Eurostat del 2021 che indicano l’Italia come il paese europeo con il maggior numero di decessi per mesotelioma prevenibile. Ha quindi sottolineato l’importanza di bonificare i territori e censire le strutture contenenti eternit per garantire la sicurezza.

Il vicepresidente di Legambiente Avellino, Antonio Dello Iaco, ha evidenziato la mancanza di interventi strutturali nell’area del Parco del Fenestrelle, sottolineando la presenza di discariche abusive e sversamenti. Ha chiesto un intervento preventivo e non solo in emergenza.

Legambiente Avellino ha da tempo richiesto l’istituzione di una consulta ambientale per collaborare con l’amministrazione e migliorare la gestione delle emergenze ambientali. Dello Iaco ha ricordato che la sindaca Nargi aveva promesso di istituirla durante la campagna elettorale e si augura che diventi realtà entro le prime settimane del 2025.

La situazione descritta evidenzia la necessità di un intervento urgente per garantire la sicurezza ambientale e sanitaria della zona e prevenire rischi per la salute dei cittadini.

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