L’aggressione subita dal coraggioso deputato Francesco Emilio Borrelli, che si batte contro l’illegalità nel settore della sosta dei veicoli, è solo l’ultima dimostrazione di un problema che viene denunciato da tempo. Le radici di questo fenomeno sono antiche e si sono radicate nel tempo sotto lo sguardo remissivo delle Amministrazioni comunali, fino a diventare una vera e propria piaga sociale che avvelena la vita quotidiana dei cittadini e arricchisce la criminalità.

Nel 1992, due sostituti procuratori, Francesco Menditto e Vincenzo Piscitelli, presero l’iniziativa di sequestrare le piazze e le strade “occupate” dagli abusivi. Questa azione portò alla luce una serie di reati, tra cui il voto di scambio, che diede inizio alla tangentopoli napoletana. Nonostante le misure adottate, i parcheggiatori abusivi sono tornati a operare indisturbati.

Tuttavia, qualcosa sta finalmente cambiando grazie all’azione del Prefetto Michele Di Bari e del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che stanno intensificando i controlli sul territorio e applicando pene più severe ai trasgressori. È fondamentale agire contro la carenza di parcheggi, che alimenta l’attività degli abusivi.

Soltanto liberando le strade dai veicoli in sosta, regolare o selvaggia che sia, si potrà migliorare la circolazione, ridurre l’inquinamento e velocizzare il trasporto pubblico. Il Comune deve agire in questa direzione per gestire in modo più efficace la mobilità cittadina e contrastare l’illegalità.

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