Gli infermieri del carcere Bellizzi di Avellino si trovano in una situazione di agitazione dopo che i vertici dell’Azienda sanitaria locale hanno disertato il tavolo convocato per il 10 dicembre in Prefettura con il sindacato delle professioni infermieristiche. Questo stato di agitazione è stato proclamato a seguito delle importanti criticità organizzative ed igienico-sanitarie rilevate all’interno della Casa Circondariale “Antimo Graziano Bellizzi”.
I vertici dell’Asl di Avellino hanno deciso di non partecipare all’incontro, impedendo così che le questioni sollevate potessero essere risolte in modo definitivo. Tuttavia, una delegazione dell’Asl e il direttore dell’Unità per la Tutela della Salute in carcere erano presenti, ma l’assenza del direttore generale ha reso necessaria una seconda convocazione da parte del Prefetto.
Gli infermieri hanno evidenziato le carenze negli organici e le condizioni lavorative precarie che stanno creando disagio e difficoltà. Inoltre, è stata sollevata la questione della mancanza d’acqua corrente durante le ore notturne, che impedisce agli operatori sanitari di svolgere correttamente le procedure igieniche necessarie per evitare il contagio.
La situazione è diventata critica lo scorso ottobre, quando i due infermieri in servizio hanno soccorso un detenuto vittima di un’aggressione, ma non hanno potuto utilizzare l’acqua corrente per disinfettare le ferite a causa della mancanza strutturale dell’impianto idrico.
Il sindacato Nursind auspica che il manager dell’Asl partecipi al prossimo tavolo convocato dal Prefetto per trovare soluzioni concrete a queste criticità. È fondamentale garantire condizioni di lavoro adeguate agli infermieri e un ambiente igienico-sanitario sicuro per tutti i detenuti.
La situazione è seguita da vicino anche dalle autorità giudiziarie, che hanno disposto l’arresto di un detenuto coinvolto in una rissa nella casa circondariale di Salerno. La giustizia sta facendo il suo corso, ma è importante che le istituzioni sanitarie e carcerarie collaborino per garantire il benessere di tutti coloro che si trovano all’interno del carcere Bellizzi di Avellino.