Napoli. Nuove rivelazioni da parte del collaboratore di giustizia Domenico Di Napoli, coinvolto nell’omicidio di Gennaro Ramondino. Di Napoli non è indagato per l’omicidio, ma per aver bruciato il corpo della vittima in aperta campagna. Nelle sue dichiarazioni, ha parlato degli affiliati al clan Marsicano, coinvolgendo anche se stesso e il ras Massimiliano Santagata. Ha menzionato Luca Battista, Carlo Pulicati e altri membri del clan, descrivendo le attività illecite in cui erano coinvolti. Di Pulicati ha detto che faceva parte del clan Calone-Esposito-Marsicano e si occupava di riscuotere le quote delle piazze di spaccio e di estorsioni. I due hanno avuto diverbi in seguito all’allontanamento dal clan. Pulicati ha anche chiesto soldi al gestore di una piazza di spaccio, ma Di Napoli ha negato il suo coinvolgimento. Le indagini proseguono, mentre il collaboratore di giustizia continua a fornire informazioni utili alle autorità.

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