Una polemica si è scatenata a Grazzanise (Caserta) contro un noto caseificio locale, accusato di aver licenziato in modo illegittimo un operaio dopo che si era iscritto alla Flai-Cgil, sindacato che tutela i lavoratori agricoli e delle industrie agroalimentari. La denuncia è stata presentata dal segretario della Flai-Cgil di Caserta, Tammaro Della Corte, che ha avviato una mobilitazione per far luce su quanto accaduto.

Il giovane operaio avrebbe ricevuto una lettera di licenziamento immediato, senza alcuna preventiva contestazione disciplinare, subito dopo essersi iscritto al sindacato. Successivamente, l’azienda avrebbe cercato di giustificare il provvedimento con contestazioni disciplinari tardive e poco chiare, nel tentativo di legittimare un atto chiaramente antisindacale.

Il segretario sottolinea la preoccupante coincidenza temporale tra l’iscrizione al sindacato e il licenziamento, motivo per cui il sindacato ha formalizzato una denuncia per condotta antisindacale. L’obiettivo è quello di far emergere un sistema gestionale che rifiuta il dialogo e preferisce imporre il proprio volere con atti di forza.

Lavoratori e lavoratrici della zona hanno partecipato a un presidio di solidarietà organizzato dalla Flai-Cgil davanti ai cancelli del caseificio. Questo episodio non riguarda solo un singolo lavoratore, ma rappresenta un attacco ai diritti collettivi conquistati con anni di lotte sindacali.

Il sindacato annuncia che la battaglia non si limiterà alle vie legali, ma si avvierà una campagna di sensibilizzazione per coinvolgere l’opinione pubblica e mantenere alta l’attenzione su questa vicenda. È importante comprendere che atti come questo mettono in discussione le tutele fondamentali di tutti i lavoratori.

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